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Il Piemonte ostaggio della siccità
Scritto il 18-10-2017 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Sono già 60 i comuni che nella regione vengono riforniti con autobotti, soprattutto nella zona sud (Astigiano e Alessandrino), la più colpita dalla siccità. D’altronde a ottobre in Piemonte non si è vista neanche una goccia d’acqua.
Nessun dubbio che siamo in presenza di una situazione anomala. L’Anbi, l’associazione che raggruppa i consorzi di bonifica nazionali, monitorando gli invasi di competenza, ha rilevato che i bacini settentrionali trattengono circa 2 milioni e mezzo di metri cubi contro gli undici dell’anno scorso, i 10,7 del 2015 ed i 18 milioni di metri cubi del 2010. Secondo l’Anbi a livello nazionale, la disponibilità idrica del periodo si è dimezzata in 10 anni.
I suoli si stanno essiccando anche a livello profondo con danni significativi per la sostanza organica e la fertilità dei terreni agricoli. E’ giunto il momento di programmare investimenti pluriennali sul contrasto alla siccità. Se da un lato deve proseguire la ricerca per ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica in agricoltura così come va migliorata l’efficienza della rete idrica, dall’altro bisogna aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia attraverso il varo di un piano degli invasi. Si tratta di bacini medio-piccoli, ma la realizzazione non può prescindere da una diffusa consapevolezza dell’opinione pubblica sulla loro utilità come riserva idrica, ma anche come bacini di espansione contro le alluvioni.