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Linea dura della Regione nei confronti di chi non tratta contro la flavescenza dorata
Scritto il 18-09-2017 da Ufficio stampa | Categoria: vino
La flavescenza dorata per la sua pericolosità è soggetta a lotta obbligatoria. Per anni il settore fitosanitario della Regione ha denunciato i viticoltori inadempienti, più di 60 casi. In vista della vendemmia 2017 i servizi della Regione hanno scovato quattro aziende agricole non in regola, tre nel Cuneese e una nell’Astigiano.
Da qualche tempo la Regione ha introdotto una nuova “punizione”: il blocco del fascicolo aziendale. Le aziende sorprese a non trattare perdono il diritto a ogni contributo, non possono più comprare a prezzo agevolato il carburante e, soprattutto, non possono rivendicare come Doc o Docg i vigneti.
L’unica via possibile per il controllo della cicalina (Scaphoideus titanus) che trasmette il fitoplasma della flavescenza dorata sono i trattamenti con insetticida, ma se vengono fatti a macchia di leopardo perdono di efficacia ed è il motivo per cui la Regione ha scelto la linea dura contro chi si sottrae all’obbligo.
Da tempo sono in corso studi per trovare degli antagonistinaturali dello Scaphoideus titanus, anche allo scopo dei permettere un controllo biologico della cicalina. Purtroppo tali studi non hanno ancora dato risultati apprezzabbili.