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I margari chiedono la demonticazione anticipata senza penalizzazioni
Scritto il 23-08-2017 da Ufficio stampa | Categoria: montagna
“Un’annata eccezionale che sta mettendo in difficoltà la maggior parte dei margari piemontesi che ora rischiano, oltre al danno economico per la demonticazione anticipata dagli alpeggi, di perdere anche i premi PAC in quanto non si riuscirà a mantenere i vincoli di carico e di permanenza minima in alpe”.
Così Giovanni Dalmasso, Presidente Adialpi, Associazione Difesa Alpeggi Piemonte, ha scritto all’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero al fine di richiedere una deroga sul periodo minimo di permanenza in alpeggio (60 giorni per la Domanda Unica e 80 giorni per la Misura 10.1.9 del PSR) e sui carichi minimi di animali al pascolo (0,10 UBA/ha/anno per la Domanda Unica e 0,20 UBA/ha/anno per il PSR).
“A causa della siccità che ha danneggiato notevolmente la cotica e sta asciugando molte sorgenti utilizzate per abbeverare gli animali – continua Giovanni Dalmasso – numerosi margari nelle prossime settimane dovranno abbandonare gli alpeggi e scendere a valle con molti giorni di anticipo rispetto al normale periodo di demonticazione con gravi costi per alimentare le mandrie in pianura e, peggio ancora, non riuscendo a mantenere i vincoli imposti dai premi della Politica Agricola perdendo quindi ingenti somme di denaro destinate a sostenere le centinaia di aziende che ogni anno salgono con i loro animali nelle nostre vallate”.
“E’ indispensabile intervenire sulla situazione con una deroga eccezionale vista la gravità della situazione che è sotto gli occhi di tutti. Allo stesso tempo chiediamo che una decisione venga presa nell’arco di pochi giorni, possibilmente entro la fine del mese di agosto, in modo da dare delle risposte concrete a quanti ci chiedono con insistenza quali conseguenze potrà comportare questa demonticazione anticipata”.