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Riforma di medio termine della Pac, al via la consultazione
Scritto il 09-12-2016 da Ufficio stampa | Categoria: Pac
Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, durante la conferenza annuale sulle prospettive a medio termine dell’agricoltura comunitaria, ha annunciato l’avvio della consultazione pubblica sula Pac all’inizio del 2017, e proseguirà fino alla fine dell’anno.
“Ci concentreremo nel rimuovere le barriere di accesso all’attività agricola per i più giovani, come accesso al credito, prevedibilità del mercato e riduzione della burocrazia”, ha spiegato il Commissario Hogan, aggiungendo che aumentare la “sostenibilità dei processi produttivi richiede investimenti in innovazione e nuove tecnologie, e un più intenso scambio di conoscenze e competenze” tra i diversi attori del sistema dell’innovazione agricola. Le crisi degli ultimi due anni, ha sottolineato Hogan, “devono spingerci a riconsiderare l’efficacia degli strumenti della Pac che abbiamo a disposizione”, pensando anche a un aiuto specifico “per sostenere gli agricoltori in tempi di crisi sulla base di un approccio basato sulla gestione del rischio”.
Il finanziamento che l’Europa elargisce tramite la Politica agricola comune (Pac) riguarda ogni anno praticamente tutta l’agricoltura italiana. Tuttavia, sul totale delle risorse agricole destinate all’Italia il 20% dei beneficiari ne riceve l’85,7%, mentre il 14,3% di fondi rimanenti sono appannaggio dell’80% degli agricoltori che ne hanno diritto
Questo squilibrio muove da una serie di scelte strategiche sbagliate che rientrano nella normativa che regola la Pac fino al 2020. Per questo la Cia ha lanciato una nuova sfida in favore di una “riforma radicale” che tenga conto di tre elementi: “la semplificazione”, per ridurre la burocrazia che frena investimenti e ammodernamento; “un nuovo rapporto tra agricoltura e territorio e al suo interno con la riorganizzazione delle politiche di sviluppo rurale; “la definizione di nuovi strumenti per gestire la tensione dei mercati agricoli”.
“La politica agricola è indispensabile all’Europa, ma va semplificata, va ridotta la burocrazia, vanno distribuite meglio le risorse ed è necessario modernizzarla – ha commentato il Presidente regionale della Cia Lodovico Actis Perinetto -, soprattutto tenendo conto di un fatto nuovo che è emerso con sempre più forza in questi ultimi anni: la volatilità dei prezzi, che sta mettendo in difficoltà gli agricoltori nel programmare il proprio futuro ed i propri investimenti. Occorre creare dei sistemi di protezione”.