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I pensionati chiedono equità e giustizia sociale per un’esistenza dignitosa.
Scritto il 28-06-2016 da Ufficio stampa | Categoria: Cia
Mentre Governo e sindacati discutono di riforma delle pensioni, una delegazione dell’Associazione nazionale pensionati della Cia è stata ricevuta da Tommaso Nannicini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui ha presentato la raccolta firme per chiedere di aumentare le pensioni minime.
Da maggio sono state già raccolte 100.000 firme. L’Anp vorrebbe anche un impegno del Governo per estendere il bonus da 80 euro ai pensionati con un assegno inferiore ai 1.000 euro mensili, aumentare la no tax area e ampliare i servizi sanitari e di assistenza per chi vive nelle zone rurali.
I pensionati hanno finora garantito, in larga misura, la tenuta sociale delle famiglie italiane subendo, nell’ultimo quindicennio, tagli, mancati aumenti, ridotte indicizzazioni, drenaggio fiscale: il potere d’acquisto dei loro assegni è ormai ridotto del 30%.
Tra impoverimento delle pensioni e disagi socio-assistenziali, i pensionati sono ormai relegati ai margini del dibattito politico-istituzionale e ben 8 milioni vivono in semi povertà, con assegni mensili sotto i mille euro e, 2,2 milioni addirittura sotto i 500 Euro.
Anche Il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nel rapporto di gennaio 2014, ha denunciato la violazione, in Italia, della Carta Sociale Europea: infatti i minimi di pensione dovrebbero essere pari al 40% del reddito medio nazionale: 650 Euro mensili anziché 502.
I pensionati chiedono equità e giustizia sociale per un’esistenza dignitosa.